Cuamm Trentino

la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere

SERVIZIO CIVILE IN MOZAMBICO L’ESPERIENZA DI SILVIA

Da qualche mese Silvia sta collaborando con il CUAMM nella sede di Maputo.

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Sono Silvia, vengo da Rovereto, e da alcuni mesi sto vivendo la mia esperienza di Servizio Civile all’estero con Medici con l’Africa CUAMM a Maputo, nella sede che coordina i progetti in Mozambico. Il mio impegno spazia tra diverse attività. Mi occupo di supportare la produzione di materiali di visibilità, lavorando in collegamento costante con la sede di Padova, contribuisco all’organizzazione di giornate mondiali dedicate
alla salute, come quelle su diabete, ipertensione, allattamento al seno, lavaggio delle mani, e collaboro come assistente junior di alcuni progetti. Il primo è il progetto MASTER II, un importante percorso di formazione sulle emergenze neonatali destinato a medici e infermieri mozambicani. Il mio ruolo in questo ambito è quello di raccogliere aggiornamenti periodici e redigere i report da presentare al donatore. Un altro settore in cui sono coinvolta è il progetto INCLUDE, interamente dedicato all’inclusione delle persone con disabilità, dove affianco la project assistant. Grazie a questo progetto, ho avuto l’opportunità di partecipare a una visita sul campo in due centri di salute della provincia di Maputo. L’iniziativa era finalizzata alla raccolta dati e alla ricerca di soluzioni pratiche per migliorare l’accesso dei pazienti ai servizi sanitari, che è spesso reso difficile dalla lontananza delle strutture o dagli alti costi di trasporto. Il contatto diretto con le comunità locali mi ha permesso di comprendere meglio i bisogni reali delle persone e di toccare con mano il valore fondamentale del lavoro di CUAMM nel garantire assistenza a chi ne ha più bisogno.

Come posso testimoniare, questa esperienza sta rappresentando per me un’occasione di crescita importante, non solo a livello professionale ma anche personale. Il lavoro quotidiano di CUAMM, fatto di ascolto e di presenza concreta sul territorio, mi sta mostrando ogni giorno come il diritto alla salute possa diventare realtà solo grazie all’impegno costante e alla collaborazione sincera con le comunità locali.