Cara figlia,
che abiti il mio grembo e mi rendi la tua conchiglia, che ci ascolti e senti le mie emozioni. Penso spesso a queste donne (africane) e ai loro bambini. Mi ricordano di essere indulgente con me stessa, poiché nello “stare” c’è comunque tantissimo “fare”. L’Africa mi ha salvata dal perfezionismo e dall’ansia paralizzante delle nostre latitudini. Ti auguro di vivere in un mondo dove si possa trovare assieme la misura delle cose. Cerca di fare la tua parte con equità e amore, silenziosamente, un passo alla volta.

(Lisa Cusinato, Jpo a Beira, in Mozambico. Tratto da “Africa, andata e ritorno” ed. Laterza)

Ogni giorno, per tutto il 2023, abbiamo curato malati, abbiamo visitato donne in gravidanza, abbiamo fatto nascere bambini, negli ospedali e nei villaggi più remoti. Ogni giorno, abbiamo formato operatori sanitari, abbiamo accompagnato giovani medici nel loro percorso di studi, abbiamo ristrutturato centri di salute, procurato farmaci e materiali sanitari. Ogni giorno abbiamo vaccinato, nutrito bambini affetti da malnutrizione e somministrato terapie a malati cronici. E molto altro ancora.

Ogni giorno, silenziosamente, abbiamo amato l’Africa e la sua gente.

Grazie a quanti, ogni giorno, ci hanno aiutato a farlo e a chi continuerà a camminare con noi, un passo alla volta, per un altro anno ancora.

Buon 2024!