“I poveri meritano il meglio, anche nella medicina. I poveri meritano il meglio delle nostre energie”, così scriveva don Dante Carraro, in un editoriale di èAfrica, nel 2012. Questo è lo stile del Cuamm, da sempre: mettere al centro la persona e partire dai bisogni reali della popolazione per realizzare interventi efficaci e sostenibili. Per farlo, la ricerca è una leva fondamentale ed è necessario coinvolgere il mondo accademico, le istituzioni e gli attori locali. Ed è proprio quello che è successo a Londra, in una tre-giorni di dialogo e confronto che si è appena conclusa e che ha visto Medici con l’Africa Cuamm collaborare con il Warning Reasearch Centre dell’University College di Londra (UCL).
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