«Karina è arrivata all’ospedale di Chiulo, trasferita da Xangongo, la cittadina vicina, perché aveva bisogno di ricevere una trasfusione. A un anno di vita la bimba era gravemente malnutrita, e da noi è arrivata con la febbre. Era talmente debole che faceva fatica persino a piangere» racconta Elena Putoto, specializzanda Cuamm appena rientrata dall’Angola.
Ogni giorno a Chiulo arrivano sempre più bambini malnutriti. È la conseguenza della grave crisi globale che, lontano dai riflettori, sta impattando pesantemente sull’Africa, con conseguenze drammatiche soprattutto per i più poveri e deboli. È quello che non si vede. Non sono “casi”, ma sono Karina, Josè, Juan, Gloria, sono persone, sono piccoli che non hanno la forza di lottare per la propria vita. Medici con l’Africa Cuamm, insieme agli operatori locali, si prende cura di loro, in ospedale nella Unità di malnutrizione, nei centri di salute e nei villaggi. Perché ognuno di loro possa tornare ad avere la forza di sorridere.
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