Cosa sta provocando la pandemia Covid-19 in Africa? Come cambia la situazione di quotidiana difficoltà che gli operatori del Cuamm devono affrontare nei diversi paesi di intervento? Cosa preoccupa di più chi è sul campo? Giovanni Putoto, responsabile programmazione di Medici con l’Africa Cuamm, ha provato a rispondere a queste domande per Radio3 Scienza. Con una consapevolezza chiara: «Quando Covid-19 è arrivato nei paesi dove lavoriamo l’impatto è stato immediato sui servizi, le strutture e gli operatori che si sono trovati sguarniti di fronte a questa minaccia infettiva. La disponibilità e l’uso dei dispositivi di protezione individuale era, ed è tutt’ora, estremamente scarsa. La mancanza di strumenti che abbiamo vissuto noi in Italia ad inizio pandemia, in Africa è moltiplicata all’ennesima potenza. La Banca Mondiale si aspetta che l’impatto sociale-economico colpirà in maniera particolarmente negativa i più poveri con l’aumento da 70 a 100 milioni di persone che precipiteranno in povertà estrema e 250 milioni di persone che entreranno in uno stato di fame. Dobbiamo fare tutto il possibile perché i servizi essenziali primari per la popolazione, dalle vaccinazioni, alle visite ambulatoriali, ai parti, possano continuare a esserci e essere addirittura rinforzarti».