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Covid-19 in Africa: cosa stiamo facendo per limitare il contagio

«L’epidemia di Covid-19 ha messo in crisi l’intero sistema globale di approvvigionamenti e trasporti e nonostante la grave emergenza, Medici con l’Africa Cuamm, grazie a nuovi e numerosi partner internazionali già esistenti, è stata in grado di intervenire sopperendo ad un sistema in grande difficoltà. Abbiamo creato quindi una risposta immediata con lo scopo di proteggere il nostro staff e gli operatori sanitari impegnati in prima linea». Così racconta le ultime faticose settimane Andrea Atzori, responsabile Relazioni internazionali del Cuamm, che ha coordinato la complessa macchina della logistica per mettere in sicurezza i 23 ospedali dove il Cuamm è impegnato e il personale sanitario che vi lavora, grazie al contributo di tanti amici, coinvolgendo anche le comunità locali per promuovere e rafforzare le norme igieniche di base. Lasciamo che siano le immagini a raccontare il nostro impegno sul campo, dedicato e concreto.
Resta ancora tanto da fare in Africa per limitare il contagio, per questo è importante l’aiuto di tutti.

Ospedale di Aber, in Karamoja, Uganda.
Distribuzione di DPI per il personale sanitario e detergenti di disinfezione per gli ambienti.
Distretto di Oyam, in Uganda.
Esercitazione pratica di social distancing.
 

Beira, Tete e Quelimane, Mozambico.
Formazione di una rete di 500 attivisti (molti volontari) che diffondono messaggi di sensibilizzazione sul coronavirus.
 

Beira, Tete e Quelimane, Mozambico.
Auto con amplificatori girano per i barrio per diffondere spot radio in sette dialetti differenti con le indicazioni per contenere il contagio nelle comunità.
 

Ospedale di Jinka, Etiopia.
Punto di triage: lo staff Cuamm misura la temperatura ai pazienti prima di farli accedere in ospedale.
 

Ospedale di Wolisso, Etiopia.
DPI e misure di prevenzione per lo svolgimento del lavoro quotidiano del nostro staff sanitario.
 

Ospedale di Bugisi, Tanzania.
Punto di triage e tanica con rubinetto per lavaggio mani.
 

Ospedale di Shynianga,Tanzania.
Dimostrazione del corretto utilizzo dei DPI.
 

Ospedale di Rumbek, Sud Sudan.
Punto di screening: lo staff Cuamm effettua il triage di tutti i pazienti prima di farli accedere in ospedale.
 

Ospedale Pediatrico di Bangui, Repubblica Centrafricana.
Tanica con rubinetto per il lavaggio mani con acqua e sapone.
 

Ospedale di Freetown, Sierra Leone.
Tende per il triage e unità di isolamento fuori dall’ospedale.
 

Ospedale di Chiulo, Angola.
Tenda allestita come punto di triage.
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