Una corsa a ostacoli quella delle vaccinazioni in Africa, così come in tutti i paesi a basso reddito. La scarsità di vaccini e la difficoltà a trasformarli in vaccinazioni vere e proprie trova responsabilità politiche internazionali e ragioni logistiche e organizzative nei singoli paesi.
Lo scenario che riguarda la distribuzione e somministrazione dei vaccini è “a due velocità”: da una parte i paesi più forti garantiscono la propria popolazione, in una sorta di nazionalismo sanitario; dall’altra, nei paesi fragili, le criticità sono tante. Non basta avere le dosi, è necessario poterle gestire logisticamente e somministrarle in modo appropriato alla popolazione. Invece mancano fondi per la realizzazione di una campagna massiva ed è per questo motivo che il ruolo delle ong come Cuamm diventa cruciale per colmare i gap esistenti.
L’ultimo numero di Salute e Sviluppo approfondisce queste criticità e la necessità di considerare i vaccini come bene comune per superare barriere e individualismi.