Dal 4 novembre si sta consumando in Tigray, nel nord dell’Etiopia, uno scontro che non risparmia nessuno. Sono almeno 222.413 gli sfollati interni nella regione del Tigray e 63.600 quelli interni nelle regioni limitrofe di Amhara e Afar.
“Si stima che siano 5 milioni le persone che necessitano di beni alimentari. Su 7 milioni, sono il 70%. – racconta Riccardo Buson, rappresentante del Cuamm in Etiopia –. Il sistema sanitario è quasi completamente distrutto.”
Rispondendo all’appello del vescovo di Adigrat, mons. Tesfaselassie Medhin, Medici con l’Africa Cuamm avvierà nelle prossime settimane un intervento a sostegno di tre centri di salute fortemente danneggiati dagli scontri nell’area tra Adigrat e Makellè, grazie all’appoggio della CEI, attraverso Caritas Italiana, e in collaborazione con la Chiesa Cattolica Etiope.