Fabio, Paola, Giulia, Noemi, Ketty, Daniela, Stefano, Federica, Alberto, Mauro e altri ancora. Nella determinazione di fare ciascuno la propria parte, con passione, anche quando costa di più. Ci sono anche queste storie da raccontare, di quelli che sono tornati dalla loro esperienza di servizio in Africa – chi da poco tempo, chi da più – e si sono dovuti confrontare duramente con l’emergenza coronavirus qui in Italia. Sono tutte raccolte in una sezione speciale, “Voci dall’Italia”. Come hanno usato l’esperienza maturata sul campo? Come si sentono impegnati anche nei nostri territori? Tra gli altri, ce lo raccontano Paola e Fabio: «Senza dubbio l’Africa ci ha insegnato tantissimo. Impari a ragionare in maniera più lineare, con meno carta in mezzo tra te e quello che stai cercando di fare. Ti abitua ad un approccio più pragmatico. La scuola africana ci ha forgiati: impari a fare quello che puoi e ad accettare che non puoi fare altrimenti. Adesso il mio “ultimo miglio” l’ho trovato qui in Italia e ho la fortuna di fare quello che mi appassiona. Come gruppo di Bologna cerchiamo di tenere virtualmente la nostra riunione settimanale, sia per mantenere una parvenza di “normalità”, sia per creare uno spazio di vicinanza, condivisione e confronto su tutto ciò che sta accadendo. Per noi ora è fondamentale mantenere vivi i contatti e l’attenzione anche attraverso i social, sempre “in stile Cuamm” fiducioso, positivo».