“Non possiamo aspettare”. È questo il messaggio scelto dall’Organizzazione mondiale della Sanità per la Giornata internazionale contro le epatiti, che si celebra il 28 luglio. Un’occasione per ricordare che un mondo libero dalle epatiti è possibile, grazie alla vaccinazione, agli screening e all’utilizzo di farmaci che agiscono direttamente sul virus e ne permettono l’eliminazione in oltre il 95% dei casi.
Occorre agire adesso. Per questo, Medici con l’Africa Cuamm e Regione Veneto sostengono il programma “Proteggere mamme e bambini a Wolisso e a Jinka” per sconfiggere l’epatite B nella zona del South Omo, in Etiopia. «Nel villaggio di Turmi, in particolare, – spiega Kusse Koirita, capoprogetto del Cuamm – sono diffuse pratiche tradizionali e culturali che possono contribuire all’alta incidenza dell’epatite B e provocare implicazioni significative sulla salute».
Diventano fondamentali, allora, la formazione “on the job” di operatori sanitari sul campo, le attività di sensibilizzazione nei centri di salute periferici, sempre in sinergia con le istituzioni etiopi, incontri di coinvolgimento e di discussione con le comunità locali. Insieme possiamo!