Ho pensato più volte: non ce la farò mai! Io, mundju (bianca), donna, giovane specializzanda, in questa situazione caotica e complessa, piena di sofferenze e povertà. Come spesso accade però, è di fronte alle difficoltà che scopriamo di avere delle grandi risorse e qualcosa è scattato dentro di me e ho trovato ancora più motivazione a fare del mio meglio: ho studiato i casi difficili (alcuni che non avevo mai incontrato nei miei anni di università e di specializzazione), ho cercato la collaborazione dei colleghi locali, inizialmente un po’ chiusi e ostili e, con il supporto del mio tutor, mi sono impegnata a trovare tutte le cure possibili per questi bambini. Finalmente oggi, dopo 7 mesi, posso dire che venire in Africa è stata una delle decisioni migliori della mia vita».
Leggi la testimonianza di Silvia Radaelli, prima Jpo partita con il Cuamm per la Repubblica Centrafricana.