Lo abbiamo chiesto a Serena Venzo,specializzanda in Geriatria a Firenze, che ha trascorso sei mesi come JPO a Tosamaganga, in Tanzania.
«Il concetto di passato non appartiene agli africani, ma agli occidentali e per me all’inizio è stato spiazzante: ogni volta che chiedevo l’età ai pazienti, i familiari non erano mai d’accordo tra loro, si contraddicevano a vicenda, ma poi finivano sempre per accordarsi su una data simbolica, che coincideva sempre con il 1° gennaio, per indicare l’anno di nascita. La mentalità del “pole, pole”, che significa “con calma” è sfiancante, per me il tempo è sacro e cerco di usarlo al meglio, sempre. Tutto quello che faccio oggi è per costruire un domani più solido, ma questa esperienza mi ha insegnato che il futuro non è garantito e che esiste solo il qui e ora».