«Ieri ho accompagnato nel loro giro Mateus e Claudia, due instancabili attivisti comunitari che operano nell’area di Munhava, un bairro molto popolato della città di Beira, che ha subito forti danni a causa del ciclone e dove si stanno registrando la maggior parte dei casi di colera. La situazione è drammatica: case distrutte, tetti scoperchiati e una grave mancanza di igiene, peggiorata dalla presenza di acqua stagnante, in cui si annidano le zanzare, vettori di malaria» racconta Giovanna De Meneghi rappresentante paese di Medici con l’Africa Cuamm in Mozambico che sta facendo fronte, insieme agli altri operatori dello staff, all’emergenza ciclone in Mozambico. Gli attivisti comunitari formati sono 143 a Beira, 50 a Nhamatanda e 50 a Dondo: il loro contributo è fondamentale per prevenire e gestire le epidemie, attraverso una rete capillare di relazioni e grazie alla conoscenza del territorio in cui vivono, svolgono un’ importante attività di sensibilizzazione. Informano, casa per casa, famiglia per famiglia, sui sintomi del colera e hanno il compito di riconoscere i malati e riferirli ai centri sanitari e all’ospedale. Inoltre diffondono le pratiche igienico-sanitarie di base, come bere l’acqua pulita, lavarsi le mani e distribuiscono kit igienici alle famiglie. L’emergenza in Mozambico continua: 4.373 casi di colera confermati nei distretti di Dondo, Beira, Nhamatanda e Buzi. Bisogna fare presto per fermare l’epidemia.