«La popolazione è stanca di questa situazione, eppure si continua a combattere». Chiara Scanagatta, country manager Cuamm in Sud Sudan fino al 2015.

Da dicembre 2013 il paese più giovane al mondo è attraversato da un conflitto tra il governo guidato dal presidente Salva Kiir e i ribelli fedeli al suo ex vice, Riek Machar. Le pressioni della comunità internazionale e il tanto atteso accordo di pace, firmato lo scorso agosto, non hanno ancora portato alla creazione di un governo di transizione. Annunci e smentite si inseguono; quella che rimane è una delle più grandi emergenze umanitarie del mondo, con 2,3 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case. La pace sembra ancora lontana.