Medici con l'Africa Cuamm
La Magia delle Stelle

Quella notte io e mio fratello non riuscivamo a dormire.
Perché Guido, occhi trasognati e pensiero fisso all’Africa,
seguitava a chiedere: «Tu che dici, avrà anche lei un gatto?».
Lei era Dulce, la bambina che il papà aveva incontrato in missione in Angola.
Laggiù, lavora come pediatra all’ospedale di Chiulo.

Quella notte io e mio fratello non riuscivamo a dormire.
Perché Guido, occhi trasognati e pensiero fisso all’Africa,
seguitava a chiedere: «Tu che dici, avrà anche lei un gatto?».
Lei era Dulce, la bambina che il papà aveva incontrato in missione in Angola.
Laggiù, lavora come pediatra all’ospedale di Chiulo.

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“La magia delle stelle” è una favola realizzata in occasione della Festa della Mamma per dare voce all’Africa e ai suoi bisogni. Una storia da leggere insieme ai bambini per sognare un mondo in cui ciascuno può aiutare l’altro, anche solo con un piccolo gesto.

Sullo sfondo, il lavoro dei medici del Cuamm in un ospedale dell’Angola, Chiulo, e il grave problema degli effetti che la crisi globale sta causando sull’Africa. Cambiamenti climatici, siccità, Covid-19 e, non ultima, la guerra in Ucraina stanno impattando molto duramente in Africa, causando l’aumento esagerato dei prezzi del cibo, dei farmaci e dei beni di prima necessità. È “Quello che non si vede”, quello di cui nessuno parla e su cui difficilmente si appoggia il nostro sguardo, ma che sta contribuendo a far crescere povertà, malattia e miseria. È quello su cui il Cuamm vuole richiamare l’attenzione perché in Africa, la vita è una corsa ad ostacoli, una salita accidentata dove fatiche si sommano a fatiche e pesi a pesi, con il rischio che a pagare siano sempre e solo i più poveri, e le fasce più deboli, mamme e bambini. Dal 1950 Medici con l’Africa Cuamm è impegnata a portare cure e servizi sanitari in Africa per ridurre queste disuguaglianze. Attualmente è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Tanzania ed Uganda con oltre 4.500 operatori sul campo. Negli anni sono oltre 2.000 le persone partite dall’Italia.