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Il Cuamm incontra il Presidente Touadéra: insieme per la Repubblica Centrafricana

Il nostro “camminare con” si è vestito di un incontro speciale, ieri in Centrafrica.

Insieme all’ambasciatore Filippo Scamacca del Murgo, sempre vicino al nostro impegno, il Direttore don Dante Carraro e la rappresentante paese Marina Panarese sono stati ricevuti a La Renaissance, il palazzo presidenziale. Un’occasione speciale per rafforzare i comuni sforzi di cooperazione e per sottolineare l’impegno del Cuamm nell’ambito della salute materno-infantile e della formazione.

Proprio alla costruzione della scuola per Ostetriche di Bossangoa, nuova frontiera dell’impegno Cuamm in Centrafrica, sono state riservate parole di particolare apprezzamento da parte del Presidente: «Siamo riconoscenti all’Italia e al Cuamm per il sostengo al nostro paese. Investire nella formazione è una priorità per lo sviluppo del Centrafrica e questa scuola siamo certi sarà un fondamentale punto di inizio» ha dichiarato il Presidente.

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Rifugiati in Africa: chi resta, chi cura

Nel 2024, il 73% dei rifugiati ha trovato accoglienza in Paesi a medio e basso reddito. Lo evidenzia l’ultimo rapporto UNHCR, pubblicato in vista della Giornata mondiale del rifugiato, che ogni anno – il 20 giugno – ricorda le vite sospese di chi è costretto a fuggire. Vite accanto alle quali il Cuamm cammina ogni giorno.

In Africa orientale, Uganda ed Etiopia affrontano flussi crescenti. L’Uganda da sola ospita 1,8 milioni di rifugiati, mentre i fondi iniziano a scarseggiare. “Le persone ormai possono contare solo sulle proprie capacità per sopravvivere”, racconta Joseph, capo progetto Cuamm.

A Gambella, in Etiopia, i rifugiati sud sudanesi sono oltre 375.000. Ma anche in mezzo all’estrema sofferenza, colpisce la resilienza dell’umanità che le persone hanno in sé: “Non smettono mai di mostrare gratitudine, forza, buona volontà”, racconta Daniel, area manager Cuamm. “Perché i rifugiati non sono solo vittime: ognuno di loro è una storia, un volto, una speranza”.

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