Non si può abbassare la guardia per fermare l’Hiv/Aids. Per questo, da ormai trent’anni, si celebra la Giornata Mondiale contro l’Aids: molto è cambiato, ma la lotta contro l’Hiv/Aids resta ancora una priorità, soprattutto in Africa, dove ancora oggi una persona muore ogni tre minuti a causa del virus.
Il nostro intervento a contrasto dell’HIV/Aids è iniziato nel 1985 e nel corso di questi anni si è rafforzato, svolgendo attività di controllo dell’epidemia a più livelli, negli ospedali come nelle comunità. Nel 2017 in Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Uganda, Sud Sudan Sierra Leone sono state testate 103.400 persone, di cui 3.200 sono nuovi pazienti messi in terapia, per un totale di 15.750 pazienti accompagnati, ovvero il 28,9% in più rispetto all’anno precedente.
L’1 dicembre parteciperemo agli eventi e alla marce di sensibilizzazione in tutta l’Africa, dove il virus influisce sulla vita e sul futuro delle persone. Scenderemo in piazza a fianco di operatori, attivisti locali e delle associazioni impegnate nella lotta a questa malattia per rinnovare il nostro impegno per mantenere alta l’attenzione sul tema dell’Aids, promuovere campagne di prevenzione fra i giovani e garantire l’accesso ai farmaci a tutti.
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