Io e Valeria siamo arrivate in Uganda di sera. Abbiamo alloggiato inizialmente a Kampala, la capitale, per poi spostarci all’ospedale di Aber.
Lì ci hanno lasciato molta libertà, fin dall’inizio. Non ci avevano dato orari e turni, così abbiamo potuto trascorrere tutto il tempo in Sala Parto, dall’inizio alla fine della giornata. All’ospedale di Aber funziona così e proprio per questo l’esperienza è stata davvero molto formativa. Aver avuto la possibilità di stare in Sala Parto per così tanto tempo mi ha permesso di vedere e di agire, e di conseguenza di imparare molto.