«Stella non riesce a sorridere neanche quando vedo che si sforza profondamente. È magra, emaciata e ha lo sguardo assente. Instaurare un contatto visivo con lei è difficilissimo, parla sottovoce e, di tanto in tanto, il suo sguardo si perde nel vuoto» racconta Giulia Mascia, volontaria del Servizio Civile che collabora con il Cuamm. Stella è una giovane donna di 33 anni e vive da sei mesi in ospedale ad Aber, in Uganda perché ha rischiato di morire per una grave sepsi causata da un parto cesareo d’urgenza. Olga, la sua bambina, è nata in buone condizioni di salute, ma non poteva essere allattata dalla sua mamma sottoposta a diversi interventi chirurgici. Una storia di riscatto e di impegno “con” l’Africa, come le tante che racconteremo insieme all’Annual Meeting del 13 novembre a Padova, al Teatro Geox, per dare voce a chi non ha voce.