«Siamo appena rientrati dal nostro consueto giro di incontri mensili nei cinque comuni del municipio di Ombadja, un’area grande quasi come la Campania, con le parteiras, le ostetriche tradizionali: questa volta non abbiamo parlato di come gestire la gravidanza. C’è un problema che interessa tutti quanti ormai: manca l’acqua e di conseguenza anche il cibo. La parola che la popolazione pronuncia più spesso è fome, significa fame». Carlo Caresia, medico capo progetto dell’intervento del Cuamm a Chiulo, ci aggiorna sulla difficile situazione che sta vivendo il sud dell’Angola, dove l’emergenza siccità continua.