«Un giorno è arrivato un anziano, zoppicava, non aveva nulla con sé. E poco dopo, un’altra donna, senza indumenti per un cambio, solo quello che indossava, unico ricordo della sua vita precedente, un coniglietto che non ha avuto il coraggio di abbandonare», racconta Alina da Chernivsti in Ucraina, dove, come in Moldavia, portiamo un aiuto concreto per chi soffre vicino a noi in Europa. E insieme non vogliamo dimenticare la nostra Africa, dove la campagna vaccinale contro il Covid-19 è ancora in forte ritardo. Dobbiamo mantenere l’impegno che ci siamo presi, perché il vaccino sia davvero a disposizione di tutti, raggiungendo anche le comunità più isolate.