«Ieri tutto il giorno in jeep: dodici ore di pista per arrivare a Juba da Yirol Hospital. Si cammina a passo d’uomo, caldissimo, sudore, tanta polvere rossa e infiniti crateri da attraversare… C’è da divertirsi! Ringrazio il Buon Dio per il “bene” che ho incontrato in questi giorni in Sud Sudan, nonostante la recente insicurezza, le poche risorse, le tante fatiche e sofferenze della gente!»
Il bilancio della missione di don Dante Carraro in Sud Sudan, per visitare le sedi dei progetti, incontrare lo staff impegnato sul campo e diverse autorità locali, con l’obiettivo di toccare con mano la precaria realtà del paese e portare supporto ai medici e cooperanti impegnati all’ultimo miglio del sistema sanitario del più giovane Stato del mondo.
«Nonostante gli scontri, le poche risorse, il caldo che picchia da mattina a sera – scrive sempre don Dante – germoglia qualche frutto buono! Grazie di cuore a tutti».