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E’ ancora emergenza fame in Sud Sudan

In Sud Sudan circa 6 milioni di persone non hanno accesso sicuro al cibo. Nello Stato di Unity, dove siamo presenti da Maggio, il 61% della popolazione vive in assoluta emergenza. A Nyal, l’area dove stiamo operando, molte famiglie sfollate dalle contee limitrofe si nutrono di radici. In questi primi mesi, il lavoro è stato rallentato

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    In Sud Sudan circa 6 milioni di persone non hanno accesso sicuro al cibo. Nello Stato di Unity, dove siamo presenti da Maggio, il 61% della popolazione vive in assoluta emergenza. A Nyal, l’area dove stiamo operando, molte famiglie sfollate dalle contee limitrofe si nutrono di radici.

    In questi primi mesi, il lavoro è stato rallentato dalla stagione delle piogge, che ha reso impraticabili le strade e le piste di atterraggio degli aeroporti. Non è stato quindi possibile trasportare nei tempi previsti materiali ed equipaggiamenti fino alla base da cui partono gli elicotteri diretti a Nyal, raggiungibile solo per via aerea. Gli elicotteri stessi sono rimasti a terra a lungo.

    Nonostante questo, si è garantita la presenza in loco di un medico di salute pubblica, che ha svolto. le prime supervisioni con le autorità locali per identificare i siti dove avviare i posti fissi di prima assistenza e le aree da inserire nel piano della clinica mobile.
    Nei quattro siti individuati sono già stati inviati gli operatori sanitari che garantiscono visite ambulatoriali e screening nutrizionale. La comunità ha messo a loro disposizione una sede temporanea e ha raccolto i materiali necessari alla prossima costruzione di una struttura dedicata.

    A supporto di queste stazioni sarà istituito un team mobile, che offrirà servizi sanitari/nutrizionali preventivi e curativi più avanzati anche in altre zone remote. Si è comprato il motore per la barca fornita dalle autorità locali, da usarsi per i loro spostamenti e il sistema di riferimento delle emergenze. Con essa, il quad, mezzo a quattro ruote.

    Da agosto è presente a Nyal un’ostetrica Cuamm che sta supervisionando il lavoro degli operatori nei villaggi e supportando la sala parto del centro di Salute, dove si sta per avviare la costruzione della sala operatoria. Tutto il materiale edile è stato acquistato ed è in attesa che riprendano i voli regolari su Nyal per esservi trasportato. Si è finalizzato l’acquisto del generatore, che assicurerà alimentazione elettrica alle apparecchiature della sala operatoria .

    Intendiamo rafforzare quanto fatto fin qui, rinnovando il nostro impegno per il 2018 a garantire la funzionalità della sala operatoria del Centro di Salute di Nyal, sostenere le quattro stazioni di prima assistenza e portare servizi nelle aree più remote attraverso il sistema delle cliniche mobili.